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Il "Viaggio Virtuale" intervento...

Aggiornamento: 28 mag 2021


VENEZIA PIAZZA SAN MARCO


CRISTO GIOVE di Guerrino Lovato. Per maggiori informazioni sul contributo di Guerrino Lovato vedi il post "Il Corno Ducale".

Giove e Cristo sovrapposti Foto © Pino Usicco DeHumanaArchitectura ®


Nell’Ala napoleonica, dove 6 archi con gli dei e i leoni sono preesistenti alle modifiche napoleoniche, ci sono altri 9 archi neoclassici con i rispettivi dei e altri leoni, ma l’ultimo, che tocca le Procuratie Vecchie, è più complesso nel racconto scultoreo. I due fiumi barocchi, all'esterno dell'arco, sono recuperati dal settimo arco del periodo veneziano.

La barbuta testa in chiave di volta è insieme Giove e Cristo sovrapposti, e il rilievo nel sottarco rappresenta un Cristo risorto, nudo e ammantato che indica il cielo e inclina benevolmente il capo verso l’umanità e non è in forte contraddizione col dio dell’Olimpo pagano Giove. Dante chiamò Cristo “Sommo Giove!”. Nella bellissima formella superiore si vede in alto la Fama con ali e tromba che accompagna tre figure femminili che sono la Pittura, la Scultura, e l'architettura con i loro strumenti in mano, portate nella Gloria dell’Olimpo, insieme pagano e cristiano. A sinistra in basso, sempre nel sottarco un uomo anziano sdraiato, il Tempo, guarda il cielo al di sopra. A destra ci sono le Tre Grazie, simbolo classico di bellezza, armonia e reciprocità tra esseri umani, ambizione e progetto dell’ideale destino pensato dagli illuministi. In basso a destra, a firma e chiusura di tutto il lungo cammino del Sapere e della Cultura raccontato negli archi del Teatro della Memoria marciano, a cominciare dalla Libreria, troviamo il vecchio e saggio Tempo, che dopo aver osservato le azioni degli dei e degli uomini ne scrive la loro Storia. Questo lo fanno tuttora e senza parole le esaustive sculture presenti, ma se io e lui lo scriviamo è solo perché il loro nome e significato non venga dimenticato. (1)

Maestro Guerrino Lovato, in Venezia 14 Marzo 2019


(1) La teoria di figure a bassorilievo continua variata e coerente con l’epoca dell’edificio compresa l’Ala Napoleonica. L’ultimo rilievo del sottarco, in basso sotto le Tre Grazie, rappresenta un vecchio saggio, nudo e seduto sul tallone, intento a scrivere con una lunga penna, appoggiato al suo largo mantello, che guarda a ritroso. È il Tempo, non la Vittoria alata che scrive la Storia come sulla Colonna Traiana, è il Tempo che scopre la Verità che ne è figlia, il Tempo calvo e barbuto ma fisicamente agile che con la mano sinistra tiene fermo il foglio e con la destra scrive la parola FINE.

Cristo risorto Foto © Pino Usicco DeHumanaArchitectura ®

Fama con tromba accompagna la Pittura e la Scultura Foto © Pino Usicco DeHumanaArchitectura ®

Foto © Pino Usicco DeHumanaArchitectura ®

Le Tre Grazie Foto © Pino Usicco DeHumanaArchitectura ®

Il Tempo scrive la parola Fine Foto © Pino Usicco DeHumanaArchitectura ®

Foto © Pino Usicco DeHumanaArchitectura ®


Titolo originale VENEZIA PIAZZA SAN MARCO LA LUCE E IL TEMPO





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