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  • Immagine del redattorePino Usicco

“Il Palazzo Ducale e le Virtù ...”

Aggiornamento: 5 mar 2021

VENEZIA PIAZZA SAN MARCO


Il tema delle Virtù è soggetto rappresentato più volte in Piazza San Marco ma generalmente passa in secondo piano perché si tendono a privilegiare aspetti figurati più noti e apparentemente di maggior importanza. Per questo nel blog ho scelto di iniziare il racconto della Piazza San Marco dalle Virtù, perché ritengo siano fondanti per l'esperienza umana e perché sono strettamente connesse con il divino. Nella Basilica, sul secondo arco della porta maggiore, 17 figure (1) le raffigurano (XIII sec.), il coronamento settentrionale invece contempla la Fede, Temperanza, Prudenza, Carità ( 1385-1415), sul meridionale, Giustizia e Fortezza. Sul palazzo Ducale sono presenti sulla Porta della Carta: Prudenza, Carità, Temperanza, Fortezza (Bartolomeo Buon, (1441-1442 circa)). Infine quelle che ora presento poste sulla facciata sud del Palazzo Ducale, quella che si affaccia sul bacino di San Marco, fanno parte della decorazione del balcone della Sala del Maggior Consiglio. Le Virtù celebrano e sottolineano la stretta relazione con le qualità proprie del Doge, e sono: Speranza, Carità, Temperanza, Giustizia, Fortezza, Prudenza, (1400-1405).


Gli edifici della Piazza San Marco, con il Palazzo Ducale visti dal bacino di San Marco Foto © Pino Usicco DeHumanaArchitectura®


(1) Partendo da destra in basso verso l'alto, sono così collocate: Speranza, Speranza e Verità, Umiltà, Astinenza, Compunzione, Pazienza, Castità, Modestia. Chiave: Costanza sorregge 2 clipei, Luna - Madonna, Cristo - Sole. Carità, Misericordia, Fede, Prudenza, Temperanza, Benignità, Giustizia, Pazienza.

Mario Piana nel suo saggio "Il restauro del portale maggiore della facciata ovest", così specifica a proposito:

” [...] Abbondanti, specie negli arconi più interni e nelle formelle dell'intradosso, i residui delle antiche cromie, dell'oro, delle campiture azzurre e rosse. L'iniziale doratura risulta applicata su un bolo di ocra bruna, con tecnica bizantina. In origine la lamina aurea ricopriva quasi completamente le formelle: fondi, fogliami, animali, strumenti, oggetti, vesti, a esclusine degli incarnati, probabilmente dipinti in bianco rosato e delle capigliature e barbe colorate di nero”.

Da i: Quaderni della Procuratoria, Marsilio 2006, p. 33


Loggiato e balcone della Sala del Maggior Consiglio Foto © Pino Usicco DeHumanaArchitectura®


La facciata a sud (l'altra è rivolta verso ovest sulla Piazzetta) riveste una grande importanza riguardo la fabbrica del Palazzo Ducale perché, affacciandosi sul bacino di San Marco, doveva valorizzare esaurientemente i temi propri della comunicazione della città e della Repubblica. Nella assoluta perfezione architettonica ritmata e chiaroscurale della parte inferiore dagli archi del portico e quelli della loggia, nella superficie superiore riccamente rivestita di un tessuto petrigno con inserti marmorei, si inserisce la parte decorativa del balcone della sala del Maggior Consiglio.

Il 2 ottobre del 1400 Pierpaolo concluse il contratto per la decorazione della finestra verso il molo della sala del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale (Paoletti 1893, I, p. 3).

I lavori furono conclusi nel 1405 da Pierpaolo Dalle Masegne ma la prosecuzione e completamento sulla Piazzetta avverrà molto più tardi, circa a metà del 1400. L'inizio dei lavori della facciata Meridionale è situato all'incirca attorno al 1340, (1348 fu l'anno della peste). L'attuale definitiva veste architettonica, come noi la vediamo, è iniziata proprio con questa facciata, partendo dall'angolo destro.



Balcone della Sala del Maggior Consiglio, particolare Foto © Pino Usicco DeHumanaArchitectura®


La facciata come si presenta oggi è incompleta essendo priva delle statue delle Virtù, che sono state recentemente restaurate, e al fine di preservarle dagli agenti atmosferici, sono collocate all'interno del Museo dell'Opera del Palazzo Ducale come pure le tre sculture di San Pietro, San Marco, e San Paolo, che erano collocate nell'edicola superiore sotto la Giustizia – Venezia, realizzata dalla bottega di Alessandro Vittoria (1577). Pure mancante anche il gruppo del Doge Michele Steno e il Leone di San Marco andato distrutto dai francesi ai tempi della caduta della Repubblica 1797). Le due statue inferiori ai lati della balaustra rappresentano i due Santi greci, a sinistra San Teodoro e a destra San Giorgio.


Foto del secolo scorso con le sculture collocate


Nomenclatura del Balcone della sala del Maggior Consiglio. Elborazione grafica Sergio Bettin Foto © Pino Usicco DeHumanaArchitectura®


L'attuale allestimento all'interno, forse provvisorio, purtroppo non presenta le opere in modo adeguato, perché l'allestimento scenico e cromatico prevale e la luce artificiale non facilita l'osservatore a comprendere come le pregevoli opere di scultura. interagivano con la luce naturale. Una giusta puntuale illuminazione dovrebbe interessare le statue simulando un certo momento del giorno, e fare in modo che le ombre intensifichino la percezione proponendosi tutte nella stessa direzione, essendo le sculture collocate all'esterno tutte sulla stessa facciata. Sono cose importanti che non danno il senso compiuto della rappresentazione purtroppo per motivi espositivi smembrata.


Le sculture delle Virtù e degli Apostoli ora al Museo dell'Opera del Palazzo Ducale Foto © Pino Usicco DeHumanaArchitectura®



Titolo originale VENEZIA PIAZZA SAN MARCO LA LUCE E IL TEMPO


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